Un impianto fotovoltaico integrato può essere una scelta dettata dal gusto o una soluzione a vincoli normativi presenti in alcune aree.
Un impianto fotovoltaico si dice integrato quando i pannelli sostituiscono gli elementi di copertura del tetto sul quale vengono installati: l'impianto non viene sovrapposto al tetto ma sostituisce i materiali di rivestimento, ad esempio le tegole.
Un impianto fotovoltaico integrato svolge quindi sia la sua funzione primaria di convertitore di energia solare in energia elettrica, sia la funzione di copertura dell'edificio dalle intemperie.
Ovviamente perché questo sia possibile, il fotovoltaico integrato viene opportunamente progettato per proteggere l'edificio da possibili infiltrazioni di acqua durante le giornate piovose grazie all'utilizzo di apposite guaine e strutture impermeabili.
Questo tipo di installazione richiede, ancor più di un fotovoltaico tradizionale, un intervento esperto e qualificato, dal momento che un impianto fotovoltaico integrato necessita di capacità architettoniche oltre alla normale competenza nell'installazione di pannelli fotovoltaici.
I motivi per cui si può richiedere l'integrazione del proprio impianto fotovoltaico sono fondamentalmente 2: l’estetica e la necessità.
Un impianto fotovoltaico integrato è sicuramente più piacevole a livello visivo in quanto il profilo dei pannelli non sporge dall’involucro della struttura. Per questo motivo molti, specialmente quando si parla di case d’epoca, di cascine o comunque di edifici con un certo stile, preferiscono questo tipo di installazione.
A volte, a prescindere dal proprio gusto personale, è necessario integrare l’impianto per la presenza di vincoli paesaggistici, che possono riguardare l’edificio – se di particolare valore estetico – o l’area nel quale esso è costruito – ad esempio in alcuni centri storici o in prossimità di parchi naturali. Il concetto, in realtà, è sempre quello della motivazione precedente, cioè l’effetto estetico che i pannelli fotovoltaici provocano.